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Descrizione tecnica
dell'impianto



Il prodotto da essiccare ha la necessità di essere dosato, la soluzione è di dosarlo con la coclea/nastro presente nell' impianto (delegato al carico) o di dosarlo precedentemente con la tramoggia o serbatoio di stoccaggio. Il prodotto dosato in automatico raggiunge la valvola stellare la quale cede (senza far entrare aria in eccesso) il prodotto al tamburo, all' interno di quest' ultimo il prodotto viene colpito dall' aria calda (prodotta dal generatore termico), attraversa il cilindro trascinato dalla corrente (creata dal ventilatore-depressore) e giunge ormai già secco nel decantatore, grazie alla bassa velocità dell' aria il prodotto precipita sul fondo del decantatore direttamente sulla coclea/nastro pronto per l' estrazione. Il prodotto estratto passa attraverso una valvola stellare la quale permette il passaggio senza far entrare aria in eccesso.
L'aria di processo ormai umida passa bocca attraverso il ventilatore-depressore, il quale spinge dentro ad un ciclone per depolverizzarla e successivamente dentro ad una batteria di filtri a manica per rilasciarla in maniera pulita.

Vi è una composizione base dell'impianto relativa all'essiccazione-disidratazione comprendente l'alimentatore o dosatore di prodotto, il generatore di calore, il corpo essiccante o tamburo, il decantatore e scarico di prodotto, il ventilatore depressore, il ciclone delle polveri ed il filtro dell'aria.

Alimentatore o Dosatore di prodotto e Valvola stellare
L'alimentatore o dosatore è composto da una coclea o nastro di carico, forniti con lunghezza predefinita ed equipaggiati con riduttore e motore elettrico attivato con inverter. Alimentare la macchina nel giusto modo è obbligatorio per ottenere scambio idrico con rese alte, produzioni alte, uniformità dell'umidità del prodotto finale, quindi economia di trasformazione.
La valvola stellare posta all'ingresso è completa di riduttore e motore ed è necessaria per non far entrare aria nel temburo, in caso contrario diminuirebbe la resa dello scambiatore e o la potenza evaporativa della macchina.

Generatore di calore
Il sistema può essere con scambio diretto (senza scambiatore) o indiretto (con scambiatore) ed entrambi possono essere equipaggiati con bruciatori di gasolio, metano, gpl, olio, biomasse (es: mais, legno, scarti vegetali, letame, ecc.) o da qualsiasi fonte di calore o aria con potere assorbente fornita da impianti terzi.
Lo scambio diretto, ovvero l'utilizzo dei fumi di combustione, è utilizzato nel caso in cui non vi sia pericolo di inquinare il prodotto da essiccare, sia perché si brucia un gas non inquinante, sia perché il prodotto non soffre dell'inquinamento dovuto al combustibile (es: essiccazione di fanghi, legno, digestato, ecc.). La soluzione a scambio diretto permette potenzialità termiche di ogni grandezza, dalla più piccola alla più grande (da 100.000 kcal/h a 5.000.000 kcal/h).
Lo scambio indiretto, ovvero l'utilizzo di uno scambiatore di calore per mantenere separati le calorie dai fumi di combustione, è utilizzato quando non si vuole inquinare il prodotto da essiccare. La grandezza dello scambiatore limita la potenza termica, solitamente non si superano le 750.000 kcal.
La scelta del tipo di generatore di calore ricade sul costo delle calorie prodotte, con un conseguente risparmio o sperpero di denaro.
Esempio: Il bruciatore a piro-gassificazione vanta la capacità di bruciare biomasse anche contenenti inquinanti e con percentuali di umidità fino al 60% mantenendo i fumi di combustione entro i limiti di legge. Il bruciatore è completo di carico combustibile automatico, accenditore automatico, ossigenatori, scarico ceneri automatico, aspirazione fumi, ciclone fumi, isolanti termici e coperchio di ispezione.

Biomasse combustibili (alcuni esempi):

• Paglia di frumento, di orzo, di riso, ecc. • Gusci vari • Digestato da biogas
• Pianta di granoturco, di soia, di sorgo, ecc. • Potature di legno • Carta e cartone
• Pula/crusca di mais, di riso, di frumento, ecc. • Erba, foglie, verde pubblico, ecc. • Fanghi
• Vinacce e vinaccioli • Legno cippato, pellettizzato e sfibrato • RSU
• Scarti di pomodoro, di patate, di verdura e di frutta • Letame bovino, suino, equino, ecc. • Ecc..
• Sansa e nocciolino di oliva • Pollina  

Corpo essiccante o tamburo
Si tratta di un cilindro in acciaio, rotante su rulli, di dimensioni e lunghezze predeterminate, completo di sistemi interni delegati al rivoltamento del prodotto da essiccare, e delegati alla circolazione dell'aria (mezzo di trasporto delle calorie) al fine di fare incontrare le calorie con le molecole di acqua per ottenere aria satura di acqua o vapore. Il tamburo viene fornito con riduttore e motore elettrico per il movimento ed è interfacciato col resto dell'impianto per ottenere il rivoltamento temporale richiesto. Il rivoltamento è relativo all'umidità del prodotto: pochi giri al minuto se il prodotto è molto umido e tanti giri al minuto se il prodotto è poco umido. Relativamente alle fattezze del corpo essiccante vi è la resa dello scambio idrico e la possibilità di essiccare prodotti di diversa forma, da qui l'importanza del componente.

Decantatore e sistema di scarico del prodotto con valvola stellare
Il decantatore è una camera in metallo di grandezza prestabilita atta alla separazione del prodotto essiccato dall'aria umida di processo. Il prodotto cade verso il basso, perché non sorretto più dalla corrente d'aria che lo ha sorretto fino a quel punto e l'aria transita in una tubazione in direzione del ventilatore-depressore che produce la corrente. Le forme del decantatore determinano la buona separazione del prodotto dall'aria, quindi la minor quantità di prodotto che rimane legata all'aria, determinando una o più soluzioni per dividere la frazione di prodotto (solitamente molto leggera) rimasta nell'aria.
Il sistema di scarico del prodotto è composto da una coclea o da un nastro di scarico, forniti con lunghezza predefinita ed equipaggiati con riduttore ad ingranaggi e motore elettrico interfacciati con il resto dell'impianto. Ha il compito importante di estrarre il prodotto senza lasciare entrare aria grazie ad una valvola stellare. Il sistema appropriato permette l'estrazione del prodotto senza danneggiare l'intero processo.

Ventilatore depressore
Ventilatore centrifugo, atto a formare una corrente di aria in depressione, con volume e forza predefinita, che attraversa l'impianto e trascina il prodotto verso di sé, completo di motore elettrico azionato da inverter ed interfacciato con il resto dell'impianto. Il volume e la forza dell'aria prodotti determinano il giusto trascinamento del prodotto e il carico delle calorie necessarie.

Ciclone delle polveri
Contenitore cilindrico/conico in acciaio, completo di valvola stellare, riduttore e motore elettrico. Delegato alla separazione delle polveri residue dall'aria di processo. È importante per incrementare la quantità di prodotto finale e, ancora di più per non inquinare l'atmosfera.

Filtro d'aria
Solitamente fornito a manica e dimensionato in base al volume dell'aria. Importante per togliere le frazioni di polveri più sottili che il ciclone non riesce a dividere e garantire ulteriormente il rispetto dei parametri di inquinamento atmosferico imposto dalle leggi. Il filtro è composto da una struttura in acciaio con maniche rovesciate e scocche avvitate, è completo di coclea motorizzata per scarico polveri temporizzata e vibratore temporizzato, i filtri a manica possono essere di materiali diversi relativamente al materiale da essiccare.

L'impianto elettrico interfaccia tutti i meccanismi della macchina garantendo il controllo totale su di essa, con strumentazione semplice ed alla portata di ogni operatore. Gli strumenti principali sono sonde di temperatura, micro di livello, contagiri, inverter, termoregolatori, termo visualizzatori, selettori, luci e sicurezze.